Fiumicino si presenta alle elezioni del 10 giugno tra divisioni e incertezze. Cinque candidati sindaco per uno dei più importanti comuni alle porte della Capitale. Ex...
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I NOMI
Prova a fare il bis, l'uscente dem Esterino Montino appoggiato da una coalizione di centrosinistra composta da 8 liste. Alla sfida del 10 giugno il centrodestra ci arriva dopo aver percorso due strade diverse: da una parte c'è
William De Vecchis, neosenatore della Lega che è sostenuto anche da Fratelli d'Italia. A suo supporto è arrivato anche il ministro dell'Interno (e leader leghista) Matteo Salvini, che per oltre due ore dopo il comizio si è intrattenuto con i sostenitori che gli chiedevano di farsi un selfie. Ma dall'altra, sempre nel centrodestra, c'è Mario Baccini di area moderata e voluto da Forza Italia. I grillini puntano la loro scommessa su Fabiola Velli, già «battezzata» dai big del Movimento in un giorno caldo, quello di domenica scorsa, a poche ore dall'annuncio del presidente Mattarella di non voler far partire il governo giallo-verde. Alle politiche del 4 marzo scorso, i pentastellati hanno conquistato il 40% a Fiumicino. Casapound scende in campo con Gaia Desiati che a Fiumicino vorrebbe replicare l'esperienza di Ostia, dove i la formazione di estrema destra ha fatto incetta di voti alle elezioni del novembre scorso, quando superò il 9%.
Una città strategica, Fiumicino, che coniuga storia e sviluppo economico. Dai porti dell'Antica Roma, all'handling aeroportuale, senza dimenticare l'indotto della gastronomia e del turismo, con i ristoranti di pesce e le spiagge di Fregene che restano tra le cose più amate dai romani. Nei 59 seggi, sparsi nelle 15 località del Comune costiero, sono iscritti al voto 59.659, circa 5 mila in più rispetto alle lezioni del 2013 in cui i seggi erano 53, a testimonianza che Fiumicino è in continua crescita e sono tanti a preferirla per viverci. Intanto la campagna elettorale procede senza troppi clamori con i candidati chiamati a rispondere sui programmi e i nodi critici della città che restano ancora legati: dall'annunciato e mai realizzato raddoppio del Ponte della Scafa, alla cronica carenza del trasporto pubblico, senza dimenticare l'emergenza delle liste d'attesa per le scuole materne.
I PROGRAMMI
«La mia è una coalizione rafforzata rispetto al 2013», afferma il sindaco in scadenza Esterino Montino». «Noi siamo il centrodestra e quindi l'alternativa ha sottolineato in più occasioni Mario Baccini -. Siamo qui per vincere e il calore che sto ricevendo in questi giorni conferma che stiamo facendo un buon lavoro per trasformare Fiumicino in una città moderna, accogliente e dinamica». «La nostra è una rivoluzione giovane ha precisato invece William De Vecchis - il programma è il frutto di un lavoro di squadra con tante idee fattibili: no autostrade su Marte ma idee realizzabili». «Sono pronta a governare Fiumicino - dice Fabiola Velli - con un gruppo di cittadini provenienti da tutte le località del comune e da diversi settori». «Voglio essere la voce per la gente di Fiumicino ha precisato invece la Desiati e cambiare i volti in consiglio comunale». Dai primi sondaggi commissionati, tra le maggiori forze politiche c'è uno scarto minimo di differenza. A Fiumicino sarà una dura battaglia, dove anche una manciata di voti potranno essere determinanti.
(4- continua) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero