La Polizia di Stato di Firenze ha arrestato un 49enne serbo accusato di aver ridotto in schiavitù la propria figlia minorenne. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo quanto emerso dalle indagini, 10 mesi dopo l'accordo, la famiglia del futuro sposo è tornata in Italia per suggellare il fidanzamento; nell'occasione è stata versata, quale anticipo, la somma di 4mila euro, ed è stato stabilito dalle due famiglie che la ragazza avrebbe dovuto essere portata in Francia entro settembre 2016. Fino a tale data, la stessa avrebbe dovuto mantenere la verginità, dimagrire per ritrovare la forma del primo incontro ed imparare a svolgere le faccende domestiche, pena la restituzione della somma versata. Come accertato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Firenze, durante questo lungo periodo, la bambina è stata segregata in casa dai genitori, potendo uscire solo poche volte al mese per fare la spesa - sempre in compagnia di un componente maschile del nucleo familiare - e privata di denaro e scheda telefonica. Malgrado ciò, però, grazie ad un gioco per smartphone mediante il quale era possibile accedere ad una chat tramite connessione wi-fi, ha conosciuto un coetaneo al quale, dopo essere entrata in confidenza, ha confessato la propria situazione di segregazione e sofferenza. Il padre si trova ora nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero