MILANO La Procura generale di Milano sta valutando di presentare ricorso contro la decisione del gup Giovanna Campanile che, lo scorso 29 marzo, ha prosciolto (con motivazioni...
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SPAZI DI MANOVRA PER L'APPELLO
I sostituti pg Vincenzo Calia e Massimo Gaballo stanno studiando le motivazioni e hanno quindici giorni di tempo per presentare il ricorso non più davanti alla Cassazione ma in Corte d'Appello, come ha stabilito una recente riforma. Per il gup Campanile, in sostanza, non è stata violata in alcun modo la legge nell'affidamento diretto della fornitura degli alberi in quanto Sala aveva dei poteri di deroga che avevano reso legittima l'assegnazione senza gara dell'appalto e poi il suo «operato», sempre secondo il giudice, assieme a quello dell'ex manager Paris «ha trovato pieno riscontro nelle determinazioni del cda» della società che gestiva l'Esposizione universale. Una motivazione che però, a quanto pare, non ha convinto la procura generale, convinta che quell'affidamento diretto - secondo l’accusa che il gup ha respinto - avrebbe procurato un «danno di rilevante gravità» allo Stato e un corrispondente «ingiusto vantaggio patrimoniale» alla Mantovani, costituito dalla differenza tra l’importo dell’affidamento diretto stipulato da Expo per le essenze arboree (4,3 milioni di euro) e il «di gran lunga inferiore costo» (1,7 milioni) al quale Mantovani fece poi eseguire l’appalto ai propri subappaltatori.
RIUNIFICAZIONE DEI DUE FILONI
Per i magistrati I'affidamento diretto sarebbe avvenuto violando una norma del Codice degli appalti e anche le normative europee, percio' stanno studiando quali siano gli spazi di manovra per presentare ricorso davanti alla corte d'Appello, che poi dovrà decidere se confermare il proscioglimento del gup o mandare a giudizio il sindaco.
Il Messaggero