L'ombra della pedofilia, e degli insabbiamenti che per decenni hanno coperto in Gran Bretagna abusi innominabili attribuiti a potenti e privilegiati, si allunga ora anche su...
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A quanto pare tutto è nato dalla denuncia di un ex agente di polizia, adesso in pensione, animato forse dal rimorso, forse dallo sdegno. L'uomo ha raccontato che una ventina di anni fa arrivò sul tavolo del commissariato l'esposto di una persona che minacciava di rivelare un qualche presunto coinvolgimento di Heath in abusi compiuti su bambini. Esposto lasciato allora cadere senza l'avvio di alcuna inchiesta penale, in nome di una evidente sudditanza verso i palazzi del potere. Ora, in un clima diverso, segnato dal disvelamento di numerosi episodi simili e dall'impegno del governo di fare finalmente chiarezza sulle vergogne del passato e le complicità delle istituzioni, la vicenda si riapre. L'inchiesta mira a verificare possibili reati di omissione dei doveri d'ufficio da parte dei funzionari, ma anche a riesumare il caso in sè. Per questo è stato diramato un appello ai potenziali testimoni e vittime nella zona di Salisbury, dove si trova la proprietà in cui Heath abitò fino al 2005, quando morì 89enne. «Alcune persone potrebbero non essersela mai sentita di parlare degli abusi patiti - si legge in un comunicato della polizia - ma noi ora li sollecitiamo a contattarci, per favore, e a non soffrire in silenzio».
E così sulla stampa (per la precisione sul tabloid Daily Mirror) cominciano a emergere i primi presunti casi di violenza.
Le indagini sui dossier di pedofilia riguardanti personaggi influenti della politica, dello spettacolo e dell'establishment britannico si sono moltiplicate negli ultimi anni dopo quella che gli squarci emersi a posteriori hanno dimostrato esser stata una lunga stagione di cupa e diffusa omertà. E i sospetti, oltre il caso del popolarissimo intrattenitore televisivo Jimmy Savile, smascherato post mortem come un implacabile e impunito pedofilo seriale, hanno toccato uomini pubblici, alti funzionari e persino i leggendari servizi segreti dell'MI5 e dell'MI6. Ma se le accuse a un ex premier trovassero riscontro, sarebbe un fatto senza precedenti.
Alla guida dei Tory per una decade, dal 1965 al '75, Heath incarnò l'immagine del leader severo e solitario in anni segnati dallo shock petrolifero e da gravi crisi economiche e internazionali. Mai sposato, autorevole nel partito ma poco carismatico, maniaco della musica classica e buon organista, fu varie volte ministro prima d'arrivare al numero 10 di Downing Street e di orchestrare d'intesa con Georges Pompidou l'ingresso di Londra nella Cee. Detronizzato dalla rampante Margaret Thatcher nel 1975, non perdonò mai alla Lady di Ferro il tradimento. Ma mantenne il seggio alla Camera dei Comuni anche negli ultimi anni, fino a diventare Father of the House, il parlamentare più longevo. Rispettato da vivo e dopo la morte: almeno fino ad oggi. Anche la fondazione creata in onore di Heath ha dato il suo placet agli accertamenti sulla sua presunta pedofilia, nella convinzione che essi condurranno alla fine a «restituire limpidezza alla memoria» del defunto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero