Winston Churchill diceva che gli americani hanno il difetto di lavarsi le parti intime in pubblico e quello, ancor più grave, di farne bere l’acqua agli alleati....
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Ma è certo che i residui del suo gesto quantomeno imprudente sono stati fatti inghiottire ai suoi alleati, e in particolare a noi italiani. Che la cancelliera avesse commesso un grossolano errore di calcolo, umano e politico, si era capito subito. Nessun Paese può accogliere una massa spropositata di immigrati - inducendone altrettanti e forse più a premere sui confini - senza provocare pesanti reazioni. E infatti l’Europa, la Germania e il suo stesso partito si sono ribellati. Si badi: non sono stati Marine Le Pen ed altri cosiddetti “populisti” a far esplodere il caso. Sono stati Paesi di secolare tradizione democratica e di certificata accoglienza generosa: la Svezia, la Danimarca, e poi via via la Francia e la Gran Bretagna sino ai Paesi dell’Est che, dopo venticinque anni dalla liberazione del giogo sovietico, cominciano a respirare aria di libertà e di benessere economico.
Il risultato è che gli accordi di Schengen rischiano di saltare e, per quanto ci riguarda, di trovarci con il cerino in mano. Questo perché, con il pretesto della sicurezza nazionale e della lotta al terrorismo, i vari Paesi – e la stessa Germania – stanno chiudendo le frontiere, lasciando ai Paesi rivieraschi, Italia e Grecia, il compito di arrangiarsi nell’accoglienza e nella gestione dei profughi che l’improvvisazione di Berlino ha così malamente gestito. A ciò si aggiunga il fatto che, non si sa in virtù di quale inavvedutezza politica e diplomatica, da noi si è verificata una situazione paradossale: che se al largo della Libia, in acque internazionali, una nave norvegese o spagnola recupera dei naufraghi, invece di portarli nel territorio di accoglienza, cioè Norvegia e Spagna, li scodella da noi. Questo è avvenuto persino con una nave da guerra francese. E le imbarcazioni militari, si sa, sono sempre territorio della propria bandiera.
Naturalmente la tutela dal terrorismo è solo una scusa. Quando la Merkel ha proclamato le frontiere aperte sapeva benissimo che questo rischio esisteva. E comunque i terroristi veri non hanno bisogno di accodarsi ai migranti per entrare in Europa; molti di loro, tra l’altro, ci sono già. La ragione vera è che, come chiunque avrebbe potuto capire con un minimo di raziocinio, le capacità ricettive di uno Stato non sono illimitate: e quelle europee erano, e sono, prossime alla saturazione. Senonché in questo pasticcio l’Italia si trova, come si legge nel Riccardo III, venduta e tradita.
Perché chiudendo le frontiere interne , e mantenendo aperte quelle esterne, l’Europa vincolerà il nostro Paese agli obblighi propri e alle conseguenze delle colpe altrui.
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Il Messaggero