Il giorno dopo la bufera intorno a Donald Trump e alla pubblicazione di tre video anti-islamici da parte del presidente Usa su Twitter, la premier britannica Theresa May torna...
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La controreplica di May è arrivata a margine di un intervento pubblico ad Amman, in Giordania, ripreso dai media del Regno. Nel suo discorso, May ha sottolineato che il Regno Unito «lavora assieme agli Usa» sulla scena internazionale e intende continuare a farlo da alleato stretto. Ma ha aggiunto di non aver «paura di parlare» se ritiene che Washington faccia «qualcosa di sbagliato», come nel caso dei retweet di Britain First.
La premier britannica ha quindi ripetuto, in risposta alle domande dei giornalisti, che l'invito per una visita di Stato a Londra da lei rivolto nei mesi scorsi a Trump «è stato presentato e accettato». Alcuni parlamentari ed esponenti dell'opposizione laburista avevano chiesto di annullare la visita di Trump a Londra, ma il governo ha negato sin dall'inizio la possibilità. May ha poi rivendicato di «non passare troppo tempo su Twitter», ma di riuscire comunque a esprimere «con chiarezza» i suoi «punti di vista». «Silurerebbe un suo ministro che ritwittasse Britain First?», le è stato poi chiesto a un certo punto. «Ho assoluta fiducia che nessuno dei miei ministri lo farebbe», è stata la sua risposta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero