Dombrovskis a Padoan: bene le riforme, ma su deficit e flessibilità giochi aperti

Dombrovskis a Padoan: bene le riforme, ma su deficit e flessibilità giochi aperti
ROMA - Giudizio positivo sulle riforme attuate dal governo italiano, valutazione ancora sospesa sui conti pubblici e sui margini di flessibilità che il nostro Paese...

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ROMA - Giudizio positivo sulle riforme attuate dal governo italiano, valutazione ancora sospesa sui conti pubblici e sui margini di flessibilità che il nostro Paese potrà sfruttare. In visita a Roma nell'ambito dei contatti per il cosiddetto semestre europeo, il vicepresidente del governo Ue, Valdis Dombrovskis, non ha nascosto la disponibilità al dialogo e al confronto, lasciando trapelare - almeno su alcune questioni chiave - una certa comprensione delle ragioni portate avanti da Roma a Bruxelles. Trarre ora conclusioni sul giudizio europeo sulla politica economica e sulla legge di stabilità italiane è «prematuro», in vista del giudizio che arriverà a maggio, anche perchè l'Italia deve ancora rispondere a molti rilievi della Commissione e deve fare i conti con un debito secondo solo a quello della Grecia, ma la semina portata avanti in questi mesi da Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan sembra cominciare a dare qualche frutto.


LE RACCOMANDAZIONI

Dombrovskis ha incontrato il ministro dell'Economia prima e il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, poi, cogliendo anche l'occasione per un'audizione a Commissioni riunite in Parlamento. In tutte le occasioni, il vicepresidente ha sottolineato la giusta direzione intrapresa dall'Italia con le riforme, spingendo però anche a fare di più: «È importante che l'Italia continui con politiche ambiziose e rispetti l'agenda. Lo sforzo del governo deve continuare», ha evidenziato, lodando Roma anche per il rispetto di molte delle raccomandazioni Ue. Allo stesso tempo, l'Italia resta uno dei Paesi più indebitati in Europa e per questo il rispetto della regola del debito è per Roma doppiamente importante. L'aver alzato l'asticella del deficit e l'aver posticipato il raggiungimento del pareggio di bilancio è qualcosa che la Commissione dovrà quindi valutare attentamente, ha spiegato Dombrovskis che a spanne ha indicato anche le nuove stime Ue sul deficit italiano 2016, probabilmente al 2,4% contro il 2,3% contenuto nel Def. L'ultima parola arriverà il mese prossimo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero