LE RACCOMANDAZIONI
Dombrovskis ha incontrato il ministro dell'Economia prima e il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, poi, cogliendo anche l'occasione per un'audizione a Commissioni riunite in Parlamento. In tutte le occasioni, il vicepresidente ha sottolineato la giusta direzione intrapresa dall'Italia con le riforme, spingendo però anche a fare di più: «È importante che l'Italia continui con politiche ambiziose e rispetti l'agenda. Lo sforzo del governo deve continuare», ha evidenziato, lodando Roma anche per il rispetto di molte delle raccomandazioni Ue. Allo stesso tempo, l'Italia resta uno dei Paesi più indebitati in Europa e per questo il rispetto della regola del debito è per Roma doppiamente importante. L'aver alzato l'asticella del deficit e l'aver posticipato il raggiungimento del pareggio di bilancio è qualcosa che la Commissione dovrà quindi valutare attentamente, ha spiegato Dombrovskis che a spanne ha indicato anche le nuove stime Ue sul deficit italiano 2016, probabilmente al 2,4% contro il 2,3% contenuto nel Def. L'ultima parola arriverà il mese prossimo.