«Occorrono leggi più ferree, più severe e bisogna farle rispettare. Mia figlia è morta travolta da un automobilista che aveva consumato stupefacenti....
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All’obitorio dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, in una piccola stanza, c’è il feretro di Ilaria Dilillo. Intorno alla salma, i suoi amici, i colleghi di lavoro che non sanno darsi pace per quanto accaduto. «Ilaria era una donna solare e sempre disponibile», raccontano le amiche mentre la vegliano, e dopo poche parole tornano in silenzio con gli occhi pieni di lacrime. Nicola Dilillo, «uomo di legge» per tutta la vita, ha fatto il carabiniere e vuole giustizia. «Spero che la legge faccia il suo corso – ribadisce – Forse il sabato sera e durante il weekend è meglio restare a casa. La nostra ormai è una società sbandata ma è assurdo che possa capitare, come è accaduto ad Ilaria, di morire travolta da un’auto». Il dolore per il papà di Ilaria è doppio perché un anno fa ha perso la moglie. «Vorrei che si avverasse un desiderio impossibile. Vorrei che mia figlia e mia moglie tornassero in vita – dice Nicola Dilillo – Sapere che questo desiderio non è realizzabile mi angoscia».
Una telefonata della polizia stradale alle cinque del mattino ha cambiato per sempre la vita del padre di Ilaria. «L’agente - racconta Dilillo - mi ha detto che mia figlia era morta dopo un incidente stradale. Mi è crollato il mondo addosso. Non riesco ancora a rendermi conto che Ilaria è morta. La mia Ilaria non c’è più. Lei era la mia forza».
I funerali di Ilaria si terranno oggi alle 16.30 al Volto Santo, a Pastena. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero