Salvini: «I veti portano alle elezioni». Di Maio: ora incontri con Lega e Pd

Le consultazioni di governo, pronte ad entrare nel clou, sembrano già a un punto morto. Colpa dei veti incrociati e delle prese di posizione dei singoli...

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Le consultazioni di governo, pronte ad entrare nel clou, sembrano già a un punto morto. Colpa dei veti incrociati e delle prese di posizione dei singoli partiti. «È meglio non andare a votare. Ma se tra due mesi siamo ancora qua a dirci le stesse cose e tutti sono sulle stesse posizioni, basta». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, che interpellato a margine di una cena a Milano ha sostenuto che per arrivare a formare un governo «qualcuno alla fine dovrà cedere, perché se tutti rimangono sulle loro posizioni si va a votare o a giugno o a ottobre, tutti devono cedere, non solo M5s, anche Pd e Forza Italia».


Luigi Di Maio sul blog M5S rilancia la proposta del «contratto di governo». «La soluzione non è fare alleanze, inciuci, accordi tra le forze politiche. Ne abbiamo visti tanti in questi decenni e sappiamo dove ci hanno portato: ci si mette insieme solo per rimanere in vita e per spartirsi poltrone, fregandosene dei cittadini. Noi vogliamo cambiare completamente metodo, proponendo un approccio differente, concreto. Vogliamo mettere al centro i temi, cioè le soluzioni per risolvere i problemi del Paese».


 

«Speriamo di poter incontrare il prima possibile i due partiti per capire quali siano le loro proposte, e per capire con chi si possa iniziare a scrivere questo contratto. Poi mettiamolo in pratica. Vogliamo metterci subito al lavoro per far partire la Terza Repubblica che deve essere e sarà la Repubblica dei cittadini». Lo scrive in un post Luigi Di Maio.

Ira dei Dem. «Finisca il teatrino per cui Luigi Di Maio si rivolge al Pd per aumentare il potere contrattuale con la Lega. Esca dalla modalità campagna elettorale ad entri in quella responsabilità per Paese, dica che vuole fare». Lo dice Ettore Rosato ( Pd), parlando alla Camera. «Noi incontriamo tutti ma - aggiunge - mi sembra che le premesse per un incontro lui non le voglia costruire, se pensa di poter scegliere nel Pd chi incontrare sbaglia di grosso. La trama che stanno disegnando da mesi è l'accordo Lega-M5S, alla fine imbarcheranno anche Fi».

La Lega. «Finché il M5S non riconosce che abbiamo vinto assieme a FI e dobbiamo discutere tutti assieme, non si risolve, c'è una pregiudiziale ingiusta di M5S su FI. La politica dei veti e pregiudizi porta solo di nuovo a votare e i problemi dell'Italia peggiorano». Così il capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti a «Porta a Porta» dopo il veto di Di Maio a un governo appoggiato da Silvio Berlusconi.


«I 5 milioni di elettori di Berlusconi non possono essere trattati come infetti», ha aggiunto il capogruppo della lega alla Camera Giancarlo Giorgetti ribadendo che la Lega non tradirà Forza Italia: «Noi potevamo tradire Berlusconi ed eleggere i presidenti di Camera e Senato con i 5 Selle e invece non lo abbiamo fatto». «Salvini lo ha ribadito più volte: la Lega manterrà in modo coerente e leale l'alleanza, non avrebbe senso un tradimento», ha sottolineato ancora Giorgetti. «Ieri Di Maio ha detto una cosa interessante: un contratto alla tedesca. Ma poi ha detto al Pd di tradire Renzi e a noi di tradire Berlusconi. Non si fa così, questo non è tanto alla tedesca».


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Il Messaggero