Costa Concordia, Schettino accusa gli ufficiali: «Stettero zitti, tratto in inganno da mutismo generale»

Costa Concordia, Schettino accusa gli ufficiali: «Stettero zitti, tratto in inganno da mutismo generale»
Schettino non era distratto nell'imminenza dell'impatto della Costa Concordia, ma fu tratto in inganno dal «mutismo generale» in plancia di comando ma «non avevo con me...

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Schettino non era distratto nell'imminenza dell'impatto della Costa Concordia, ma fu tratto in inganno dal «mutismo generale» in plancia di comando ma «non avevo con me mica una scolaresca»: così, con critiche agli ufficiali sul ponte di comando della Concordia, emerge la difesa di Francesco Schettino dalle sue risposte al pm Leopizzi.


Le dichiarazioni. L'imputato ha detto di non essersi distratto nè per la telefonata che fece al comandante in pensione Mario Palombo «che durò appena 30 secondi» per sapere quanta profondità ci fosse sotto la costa dell'isola, nè quando, in plancia, ricordò al comandante in seconda Ciro Ambrosio di mettere il timone manuale mentre la nave procedeva a 15 nodi e mezzo verso l'isola.



Navigazione manuale. «Gli dicevo timone a mano e lui capisce... Era un reminding», ha detto Schettino rispetto all'ordine di passare alla navigazione manuale. Se poi dire a Ambrosio «timone a mano» poteva generare distrazione nell'ufficiale di guardia, Schettino ha detto che «se con il mio comportamento ho generato un dubbio a una persona adulta, lui doveva essere in grado di manifestarlo».



Passaggio di consegne. Schettino, rispetto al passaggio di consegne in plancia dopo che lui era arrivato dalla cena dopo la partenza da Civitavecchia, ha aggiunto: «Non si creda che io non abbia tormento per questa stupidata. Bastava parlare e dire...Io ho cercato di giustificare anche gli altri..».



La perdita di comando. Al momento della frase «the master take the com», quando Schettino comunicò formalmente che stava prendendo il comando, l'imputato ha detto che in quella come in altre circostanze, se chi tiene la rotta, cioè Ambrosio, «ha dei dubbi deve manifestarli», invece «credevo di essere molto più distante dalla costa e poi Ambrosio era in progressione numerica», cioè stava eseguendo la manovra.



Fori rotta. In realtà, ha detto Schettino, «la nave era fuori rotta per motivi di tempo, di quattro minuti. Se non avessi visto quella benedetta schiuma, chi parlava in plancia? Il mutismo generale mi ha tratto in inganno». «Se qualcuno avesse avuto accuratezza non avrei detto "Andiamo sugli scogli" ma qualcuno» degli ufficiali «mi avrebbe dovuto dire 'Comandante, siamo sugli scogli!' e invece stettero zitti».
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Il Messaggero