Minacciare il mondo con la bomba atomica ha un suo costo e il dittatore nordcoreano Kim Jong Un lo sa bene. Ma che Pyongyang finanzi le sue temute esercitazioni missilistiche...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il carico di circa 30.000 unità si trovava, nascosto sotto del minerale di ferro, sul cargo 'Jie Shun' battente bandiera cambogiana ma con equipaggio della Corea del Nord. Secondo un rapporto dell'Onu scovato dal Washington Post si tratterebbe del "più importante sequestro di armi nella storia delle sanzioni contro la Corea del Nord". Le indagini condotte dalle Nazioni Unite hanno anche stabilito che le armi erano state acquistate da alcuni uomini d'affari egiziani con l'intenzione di rivenderle proprio all'esercito egiziano.
Kim continua a vendere le proprie armi soprattutto a Stati alle prese con sanzioni da parte della comunità internazionale come Iran, Cuba, Siria e Birmania che, come riporta il quotidiano americano, sono alleati di vecchia data di Pyongyang. In pratica la Corea del Nord gestisce una sorta di mercato vintage delle armi e gli equipaggiamenti militari che risalgono alla Guerra Fredda ne sono il pezzo pregiato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero