Non aveva più chance, nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo sulla sua sopravvivenza: immerso in uno stagno, circondato da tre coccodrilli lunghi tre metri che gli...
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Se non farà altre stupidaggini come quella che stava per costargli la vita, Collin Miller, 21enne dello Zambia, racconterà questa storia mille volte nel corso della sua esistenza. Giovedì scorso il ragazzo, che si trovava nello Zimbabwe per un matrimonio, si era ubriacato a tal punto da perdere completamente il senso della realtà e la sera intorno alle 21, dopo aver saltato le barriere protettive, si è gettato nella piscina dei coccodrilli della Victoria Falls River Brewing Company, nello Zimbabwe, al confine con il Sud Africa, dove i turisti si immergono protetti da gabbie per nuotare con i rettili. Appena i coccodrilli lo hanno visto in acqua sono entrati in fibrillazione, come raccontano i testimoni, impotenti di fronte all'aggressione che si è svolta sotto i loro occhi. I rettili hanno circondato Collin, gli hanno staccato un braccio e due di loro hanno cominciato a contendersi l'arto reciso, mentre il terzo, fremendo, gli aveva serrato la testa tra le fauci scuotendola a destra e a sinistra: poi, distratto dalla zuffa tra i suoi compagni, ha mollato la presa graziando così il ragazzo. Una tregua che è bastata a due uomini per recuperare velocemente Collin e portarlo verso la salvezza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero