Si vota per il campanile. Si vota in 126 comuni con i riflettori accesi sulle prime 4 grandi città italiane. Si vota a Roma, Milano, Napoli e Torino. Ballottaggi...
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RUSH FINALE
Alle urne sono chiamati circa 8 milioni e 610 mila elettori iscritti in 10 mila sezioni elettorali. L'attenzionesi concentra sul duello sul filo di lana di Milano tra il candidato del centrosinistra Beppe Sala in leggero vantaggio - 5 mila preferenze -sul candidato del centrodestra Stefano Parisi. E sulla sfida di Roma tra la pentastellata Virginia Raggi, al primo turno in netto vantaggio sul democrat Roberto Giachetti. Scontro iniziato su toni cavallereschi e concluso tra accuse e veleni.
E non è da meno il confronto di Torino tra il sindaco uscente Piero Fassino, che ha annunciato in extremis un piano per creare 11 mila nuovi posti di lavoro, e la candidata Cinquestelle Chiara Appendino, staccata di 11 punti, che stravolgendo l'austerity grillinoasi è impegnata a realizare nuove infrastrutture .
LE ALTRE SFIDE
Sfide minori le altre, ma si fa per dire. A Napoli il sindaco uscente Luigi De Magistris è chiamato a difendere i suoi 18 punti di vantaggio sul candidato del centrodestra Gianni Lettieri che per risalire la china ha provato a strizzare l'occhio ai grillini. A Bologna, il sindaco uscente Virginio Merola, (pd), che ha concluso la campagna elettorale con un comizio alla Bolognina, parte con 17 punti di vantaggio sulla leghista Lucia Bergonzoni, candidata del centrodestra sopravvissuta al primo turno dopo un testa a testa con i Cinquestelle. A Trieste il candidato del centrosinistra Roberto Cosolini è chiamato alla remontada per non (ri)cedere il Municipio all'ex sindaco di centrodestra Roberto Dipiazza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero