Costretta ad abortire al nono mese di gravidanza, in base alla legge che impone un limite al numero di figli. È accaduto in Cina a una donna appartenente alla minoranza...
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Gli uighuri, come minoranza, sono esentati dalla politica del figlio unico, potendo avere tre figli se vivono in campagna e due in città. Ma la donna al nono mese era già madre di tre figlie e attendeva la nascita di un maschietto. Alla coppia le autorità avevano detto di dover pagare una multa tra i 6mila e i 14mila euro, per questo erano fuggiti dalla loro città, Arish, nella prefettura di Hotan, provincia nord occidentale dello Xinjiang, per rifugiarsi a casa dei genitori di lui, dove però sono stati trovati dalla polizia che ha prelevato la donna e l'ha portata in ospedale.
Lo Xinjiang è da mesi al centro di scontri tra la polizia cinese e la minoranza musulmana, spesso bollata come terrorista. Alla fine dell'anno scorso, il governo di Pechino ha allentato la politica del figlio unico, permettendo anche alle coppie i cui genitori sono entrambi figli unici, di avere più di un figlio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero