Continua il pressing della Cassazione nell'annullare le condanne che escludono l'accusa di mafia per le nuove forme di criminalità ritenute «a bassa...
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Nel verdetto depositato dalla Seconda sezione penale due giorni fa - che ha riaperto l'appello bis per mafia per undici moldavi per i quali la Corte di Appello di Venezia diversamente dal primo grado, come avvenuto per i Fasciani, aveva riconosciuto solo l'associazione semplice - la Cassazione sottolinea che le nuove mafie hanno cambiato «la necessità e le modalità di esteriorizzazione del metodo mafioso». Si muovono sottotraccia, e sono cambiate anche le «condizioni di assoggettamento e di omertà» tanto che questa nuova criminalità - rilevano gli 'ermellinì - è «oggetto di ampia riflessione giurisprudenziale con esiti» che prescindono dal requisito della «indispensabilità del radicamento territoriale». In proposito, la Suprema Corte ricorda che «nel procedimento a carico di Carminati ed altri, cosiddetto Mafia Capitale, in fase cautelare si è escluso che il riflesso esterno della forza intimidatrice debba tradursi necessariamente nel controllo di una determinata area territoriale».
Gli "ermellini" ci tengono a ricordare di aver già dato il "placet" all'accusa di 416bis per gli imputati del "mondo di mezzo" per i quali, a luglio, il Tribunale di Roma ha invece escluso la mafiosità e si attende il ricorso della Procura guidata da Giuseppe Pignatone.
Il Messaggero