Carceri, l'apertura di Bonafede: «Sentenze saranno scontate vicino casa»

Il ministro Bonafede
Carcere duro e no alle pene alternative. Ma, nello schema di decreto del governo sulla riforma dell'ordinamento penitenziario verrà considerato preferenziale come luogo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Carcere duro e no alle pene alternative. Ma, nello schema di decreto del governo sulla riforma dell'ordinamento penitenziario verrà considerato preferenziale come luogo dove far scontare la pena a un condannato, la struttura penitenziaria più vicina al luogo dove si trova la famiglia o gli affetti del condannato.


Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede intervenendo a Radio24 annunciando anche misure per rendere più efficace l'intervento dei mediatori culturali che «svolgono un'opera fondamentale per evitare che fuori dal carcere si creino situazioni rischiose» quando certe persone tornano in libertà. Il ministro ha ricordato la piaga del rischio di radicalizzazione e il reclutamento di manodopera da parte del crimine organizzato, entrambe fenomeni che si sviluppano nelle carceri. Nel decreto del governo, ha aggiunto ancora Bonafede, «c'è una norma che consentirà laddove è possibile di far intervenire i detenuti al processo tramite videoconferenza con l'adattamento tecnico delle carceri», per evitare inutili e costosi spostamenti dei detenuti. Bonafede ha anche detto di star lavorando insieme al ministro della Cultura per mettere in campo misure di recupero dei minori che delinquono e ha ricordato l'importanza dei messaggi di legalità nelle scuole facendo riferimento a quando era studente a Mazzara del Vallo e i magistrati antimafia andavano a incontrare gli studenti nelle scuole.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero