Ha finto di avere un cancro, sostenendo di aver bisogno di costosissime cure all'estero, finanziando invece lussuosi viaggi coi soldi di varie donazioni. A essere truffati non...
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Tutto era iniziato nel 2012, quando Hanna mentì ai genitori, dicendo di avere un cancro operabile solo da specialisti all'estero, e contemporaneamente lanciò una raccolta fondi per pagare le fantomatiche cure in Thailandia e in Nuova Zelanda. Anche i genitori della ragazza, agricoltori residenti nei dintorni di Melbourne, avevano largamente contribuito a finanziare i 42mila dollari australiani (circa 26mila euro) utilizzati poi per viaggi e divertimento.
A scoprire l'inganno è stato uno dei generosi donatori, che aveva notato troppe foto di viaggi all'estero della ragazza e aveva espresso alla polizia i propri sospetti. Hanna Dickenson, di professione agente immobiliare, è stata condannata a tre mesi di carcere, alla restituzione di tutta la cifra ottenuta con le donazioni e a scontare 150 ore di servizi socialmente utili. I legali hanno annunciato di voler fare ricorso in appello. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero