Campobello di Mazara, rubati sei scivoli per aiutare i bagnanti disabili ad accedere al mare

Campobello di Mazara, rubati sei scivoli per aiutare i bagnanti disabili ad accedere al mare
Un furto? No: un atto di vandalismo che ha molto della cattiveria gratuita, quello verificatosi nel Trapanese. Nella frazione...

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Un furto? No: un atto di vandalismo che ha molto della cattiveria gratuita, quello verificatosi nel Trapanese.

Nella frazione Tre Fontane del Comune di Campobello di Mazara, ignoti “delinquenti in erba” hanno vigliaccamente rubato un centinaio di moduli in legno che, insieme, davano vita a sei scivoli tramite i quali anche i diversamente abili potevano accedere al mare.
 
Un gesto ignobile messo in atto per oscuri motivi e rispetto al quale pensare a ladri in azione porterebbe senz’altro fuori strada, peraltro a fronte di un servizio la cui utilità in provincia di Trapani è particolarmente avvertita. Al punto che in “bassa stagione”, constatando l’assenza di “passerelle” per superare le barriere architettoniche e permettere pure ai disabili di recarsi al mare come tutti a Triscina di Selinunte e Marinella di Selinunte – entrambe frazioni del vicino Comune di Castelvetrano –, era fioccata una pesante missiva del presidente del Tribunale del malato, Serena Navetta, a censurare la grave inerzia di chi avrebbe dovuto pensarci per tempo e a fine giugno non l’aveva ancora fatto.
Diversamente era andata nell’area meridionale della provincia di Trapani: a Mazara del Vallo, per la prima volta quest’estate il sindaco Nicola Cristaldi aveva potuto annunciare raggiante che sette lidi su dieci avrebbero potuto ospitare bagnanti diversamente abili
 
E nella confinante Campobello? Già l’anno scorso s’era costituito addirittura un “Comitato spontaneo per i diritti dei cittadini” che in una “lettera aperta” aveva piazzato al primo posto tra le priorità da affrontare proprio «la fruibilità delle nostre spiagge per i portatori di handicap», stigmatizzando la circostanza che gli unici arenili accessibili a tutti fossero gestiti da privati. E così l’Asd club nautico “Ondablu” di località Tre Fontane aveva stretto un accordo con l’associazione di Castelvetrano “Con noi e dopo di noi” consentendo a dieci disabili della Valle del Belice di praticare acquagym e giochi acquatici, gare di bocce e giochi popolari, mentre al lido “Monnalisa Beach” era stato rinnovato il progetto “Mare senza barriere”.
Forse anche per questo, l’estate 2017 a Campobello di Mazara era stata contrassegnata da una ben più ampia accessibilità del mare per i diversamente abili, con passerelle piazzate nei vari angoli della spiaggia “pubblica”.
 
Adesso, invece, una teppaglia senza scrupoli ha portato via i componenti dei sei scivoli dell’arenile Ovest di Tre Fontane: a rendersene conto, alcuni addetti del settore Lavori pubblici del Comune che, a stagione balneare ormai terminata, la mattina di mercoledì scorso – dopo un rinvio di qualche giorno causa maltempo – s’erano recati alla spiaggia libera di Tre Fontane proprio per rimuovere le pedane. Che però, stando ai primi elementi emersi, fino al giorno prima erano regolarmente al loro posto.

L’asportazione dei moduli in legno è stata subito denunciata alla stazione campobellese dei Carabinieri, mentre il sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione ha aspramente condannato l’accaduto: secondo il primo cittadino, un «gravissimo gesto d’inciviltà che calpesta violentemente sia l’operato dell’Amministrazione comunale sia i diritti e la dignità delle persone diversamente abili». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero