Un manager dalla passione politica, in grado di legare concretezza operativa a doti diplomatiche. Per Carlo Calenda, che il premier Matteo Renzi ha indicato come il prossimo...
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La storia di Calenda - nato a Roma nel 1973 dall'economista Fabio Calenda e dalla regista Cristina Comencini - si intreccia moltissimo con quella dell'imprenditore Luca Cordero di Montezemolo. Laureato in giurisprudenza alla Sapienza di Roma, comincia a lavorare per società finanziarie prima di approdare nel 1998 alla Ferrari, dove assume i ruoli di responsabile gestione relazioni con i clienti e con le istituzioni finanziarie. La società del cavallino rampante è in piena era Montezemolo. Una breve parentesi a Sky Italia e poi viene chiamato in Confindustria. A volerlo è anche questa volta il suo mentore. Lo nomina suo assistente e poi direttore dell'area strategica e affari internazionali durante la sua presidenza dal 2004 al 2008. Montezemolo incrocia successivamente anche il suo impegno politico. Calenda - che dopo Confindustria ricopre ruoli nell' Interporto Campano e nell'Interporto Servizi Cargo - viene scelto come coordinatore politico di Italia Futura, è il think tank economico del quale Luca Cordero è promotore e dal quale nascerà poi Scelta Civica. È con questo partito che si candida alle ultime elezioni politiche, nella circoscrizione Lazio. Non viene eletto, ma questo non rappresenta una battuta d'arresto. Viene invece nominato vice ministro allo Sviluppo Economico nel Governo Letta e confermato nel ruolo anche da Renzi. La sua delega al Commercio con l'Estero lo porta a condurre numerose delegazioni di imprenditori italiani all'estero e a promuovere gli investimenti stranieri in Italia, favorendo anche l'acquisto dall'estero di aziende italiane. I travagli di Scelta Civica, un'avventura che considera conclusa nel febbraio 2015, lo portano poi ad aderire al Pd.
A gennaio 2016 Calenda viene infine nominato Rappresentante permanente dell'Italia presso l'Ue.
Il Messaggero