Salah Abdeslam stava progettando "qualcosa" dal suo rifugio nel cuore di Molenbeek. La confessione resa alla magistratura belga dopo il suo arresto per gli attacchi...
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L'altro nome caldo di queste ore è quello di Najim Laachraoui, il presunto artificiere del commando terroristico che ha colpito a Parigi a novembre. Insieme a Mohamed Abrini, è ritenuto uno dei complici del massacro. Tracce del suo Dna, infatti, sarebbero state trovate in due ordigni, quello usato al Bataclan e l'altro allo Stade de France. Le sue impronte, poi, erano anche nel covo di Scharbeek, dove si ritiene siano state confezionate le cinture. E' in fuga, ancora ricercato. E bisognerà capire se possa aver avuto un ruolo nei tragici fatti di Bruxelles. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero