Brexit, Scozia pronta a bloccare l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa

Brexit, Scozia pronta a bloccare l'uscita della Gran Bretagna dall'Europa
L'europeista Scozia cerca tutti i modi possibili per fermare la Brexit. E a guidare una determinata e lucida opposizione al risultato del referendum è la...

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L'europeista Scozia cerca tutti i modi possibili per fermare la Brexit. E a guidare una determinata e lucida opposizione al risultato del referendum è la 'first minister' Nicola Sturgeon, secondo cui il Parlamento di Edimburgo potrebbe opporre un veto all'uscita della Gran Bretagna dall'Ue. Le sue parole arrivano mentre nuovi sondaggi rivelano come la maggioranza degli scozzesi sia favorevole all'indipendenza dal Regno Unito.


È da nord che parte il tentativo di opporsi a un processo di uscita dall'Unione rispetto al quale però tutti - dal premier David Cameron che non attiverà la richiesta formale al prossimo vertice europeo fino ai sostenitori della campagna Leave - cercano di temporeggiare trovandosi di fronte a mille incognite. Sturgeon ha invece ben chiaro quale sia il suo mandato: «Difendere gli interessi della Scozia». Lo ha ribadito oggi in diverse interviste sui media del Regno, per sostenere poi che Holyrood, sede dell'assemblea legislativa di Edimburgo, ha «il diritto di esprimere il suo consenso» o meno alla Brexit, che lei sostiene possa essere vincolante. 

Secondo gli accordi sulla 'devolution' infatti i deputati scozzesi devono dire la loro su quei provvedimenti presi da Londra che hanno conseguenze dirette sulla Scozia. E la Brexit, che a nord del confine inglese è stata respinta dal 62% degli elettori, è uno di questi casi. Ma fra «consenso» e «veto» c'è molta differenza, spiegano alcuni esperti sentiti dalla Bbc e la possibilità di bloccare la Brexit appare piuttosto impraticabile. Come afferma fra l'altro il ministro per la Scozia David Mundell, che si è espresso «a titolo personale» sulla questione dell'unità nazionale, tornata ad essere di scottante attualità dopo il no a Bruxelles.


Fra gli scozzesi intanto è cresciuta la voglia di indipendenza: secondo alcuni sondaggi la maggioranza, con punte del 59%, la invoca proprio per uscire dal Regno Unito e restare in Europa. Le ultime rilevazioni ribaltano così il risultato del referendum sull'indipendenza della Scozia vinto nel 2014 dagli unionisti: allora i sì alla secessione erano il 45%, i no il 55%. 
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Il Messaggero