Blitz contro il pizzo nel Casertano, ecco come agiva il clan del racket

Blitz contro il pizzo nel Casertano, ecco come agiva il clan del racket
Colpo al clan del racket nel Casertano, estensione dei Casalesi sul fronte del pizzo ai negozianti. Undici persone sono state...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Colpo al clan del racket nel Casertano, estensione dei Casalesi sul fronte del pizzo ai negozianti.


Undici persone sono state arrestate al termine del blitz eseguito dai carabinieri a Mondragone (Caserta) contro il locale clan camorristico denominato Fragnoli-Gagliardi. I reati contestati a vario titolo nell'ordinanza di custodia cautelare (otto in carcere e tre ai domiciliari, ndr) emessa dal Gip di Napoli su richiesta della DDA sono le lesioni personali, il danneggiamento, l'estorsione, il porto e la detenzione in luogo pubblico di armi da fuoco, tutti con l'aggravante mafiosa. Per altri tre persone è stato disposto il divieto di dimora.



L'indagato Giovanni Cascarino, esponente di rilievo del clan, è attualmente latitante all'estero, mentre altri presunti affiliati erano già in cella, si tratta di Alessandro Sbordone, Achille Pagliuca, Antimo Verde e Antonio Sciaudone. L'indagine, iniziata nel 2012, si è avvalsa della collaborazione di due imprenditori di Mondragone costretti a pagare il pizzo, ovvero il titolare di un'agenzia di assicurazioni, obbligato a emettere polizze assicurative per le auto e le moto degli indagati senza alcun compenso, e un commerciante di abbigliamento, che ha pagato la tangente di circa duemila euro per poter aprire la nuova attività. Dall'inchiesta è emerso che Giovanni Cascarino dall'estero dava ordini agli affiliati arrivando a commissionare a due degli indagati, Alessandro Sbordone e Salvatore Aliberti, il pestaggio di uno straniero che aveva osato parlare ad altre persone della sua vita privata.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero