Maxi denuncia per cinque romeni che hanno assediato la capotreno su un regionale del Veneto. Erano senza biglietto perciò la...
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Erano senza biglietto perciò la capotreno li aveva invitati a scendere. Loro hanno reagito minacciandola di stupro se non li avesse fatti viaggiare. E’ successo alla stazione di Spresiano, in provincia di Treviso.
Si tratta di una banda di giovani e giovanissimi, tutti di diciannove, diciotto e sedici anni. C’era anche un sedicenne incinta. La tensione è salita quando i ragazzi hanno cercato di impedire la ripartenza del treno mettendosi in mezzo alle porte scorrevoli, metà dentro e metà fuori al convoglio. La capotreno ha cercato di risolvere la situazione ma è stata letteralmente raggiunta da una gragnuola di insulti di ogni tipo, tra cui appunto “Ti stupriamo”. Alla fine si sono allontanati, ma la scena si è ripetuta nel secondo regionale dopo pochi minuti ha fatto tappa a Spresiano.
La banda voleva salire a tutti i costi, ma sempre senza biglietto. Sono saliti in carrozza ma stavolta, a bordo, sono arrivati anche gli agenti della Polfer della vicina Treviso. Sono stati denunciati per minacce aggravate, oltraggio a pubblico ufficiale e anche per interruzione di pubblico servizio, visto che hanno fatto accumulare un ritardo ai regionali.
Neutralizzati? Macché, l’ennesima scena delle minacce e dei mancati biglietti è andata in onda qualche giorno dopo sul treno per Mestre. E il fascicolo con le denunce è già diventato un volumetto aggiornato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero