Non tornerà al lavoro almeno fino alla fine di aprile Anna Rinelli, l'infermiera indagata per una serie di morti sospette nel reparto di Medicina dell'ospedale di...
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Fausta Bonino, «dirà la verità e che cosa è successo davvero in modo di colmare alcune lacune delle indagini». Così il suo legale Cesarina Barghini, prima dell'inizio dell'interrogatorio di garanzia nel carcere di Pisa, al quale sono presenti il gip Antonio Pirato, il pm Massimo Mannucci e lo stesso procuratore di Pisa Ettore Squillace Greco. «Serviranno anche investigazioni difensive da parte nostra per correggere gli errori commessi e per questo servirà tempo. Perchè se c'è un killer in giro è ancora libero e ciò è inquietante», ha poi detto il legale, secondo il quale «gli inquirenti sono stati abilmente depistati e dobbiamo chiederci come mai non è stato fatto il solfato di protamina, un antidoto che ha effetto immediato su qualunque emorragia».
«Ci sono altre segnalazioni che andranno valutate. Se ci siano o meno precise denunce non posso rispondere». Lo ha detto intanto oggi il procuratore capo di Livorno Ettore Squillace Greco rispondendo a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se fossero arrivati esposti su altri pazienti deceduti nell'ambito dell'inchiesta sull'infermiera Fausta Bonino, accusata dell'omicidio di 13 pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero