Un lungo cordone di poliziotti e blindati in difesa della sede del governo e di tutta la zona ministeriale, protetta da una barricata di cemento e filo spinato. ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E attorno gruppi di manifestanti che a più riprese, con il lancio di sassi e bottiglie, tentano di forzare il blocco. Già 5 morti in due giorni di manifestazione. È questa la situazione a Bangkok, dopo l'irruzione, stamane, degli antigovernativi nel compound dove si trovava il primo ministro Yingluck Shinawatra, immediatamente portato in una zona segreta.
La situazione è ormai fuori controllo. A Bangkok e nelle zone circostanti è in vigore un coprifuoco di sette ore a partire dalle 22 di questa sera alle 5 di domani mattina. Lo ha annunciato il vicepremier Pracha Promnok.
Riuniti in gruppi in diverse zone della città, i manifestanti stanno cercando a più riprese di forzare le barricate della polizia, che li respinge lanciando lacrimogeni. Davanti alle barricate a protezione del governo, gli antigovernativi si sono riuniti sventolando bandiere thailandesi, foto del re e striscioni con scritto «We love the king».
I manifestanti antigovernativi hanno anche preso stamani a Bangkok il controllo del canale pubblico Thai Pbs.
Sono circa 21mila gli agenti di polizia ed un migliaio i militari dispiegati a Bangkok dalle autorità thailandesi per proteggere le sedi istituzionali dall'assalto dei manifestanti antigovernativi.
Il Governo thailandese ha invitato la popolazione a restare in casa dalle 22 alle 5 del mattino, per garantire la loro «sicurezza» ed evitare che possano finire «vittime dei provocatori». A lanciare l'appello in televisione è stato il vice primo ministro Pracha Promnok.
Il leader della protesta anti-governo thailandese Suthep Thaugsuban ha annunciato poco fa di essersi incontrato in serata con la premier Yingluck Shinawatra, aggiungendo però che nessun accordo è stato trovato per porre fine alle proteste in corso a Bangkok. L'incontro, il primo tra i due, è avvenuto con la mediazione dell'esercito. Per il Bangkok Post, Suthep, ex vicepremier nel governo precedente, ha dato a Yingluck un ultimatum di due giorni per 'restituire il potere al popolo'. Il premier non ha risposto a nessuna delle richieste. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero