Piccola e fragile come una bolla che potrebbe essere uccisa da un semplice bacio. Ariella ha solo 4 mesi ma è già in pericolo di vita, la bambina ha infatti bisogno...
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La bimba soffre di immunodeficienza combinata grave (SCID), il che significa che il suo sistema immunitario è totalmente inesistente. La madre, la 27enne Cassidy-Loren Andrews di Nottingham, nel Regno Unito, ha deciso di raccontare la storia della sua bambina e ha fatto conoscere, momento dopo momento, quello che lei e la sua famiglia stanno passando. Le prime settimane dopo la diagnosi la bambina è rimasta in una stanza sigillata in ospedale sotto terapia antibiotica. I primi giorni la stessa mamma doveva indossare guanti, maschera e camice prima di abbracciarla, ora le cose vanno meglio, ma resta sempre debole.
«Ora siamo qui, siamo in una stanza con l'aria filtrata, così posso baciarla e coccolarla di nuovo. Trascorro ogni giorno con lei qui», ha detto la mamma a Metro. I medici stanno facendo analisi sui familiari per capire se qualcuno di loro può essere un donatore. La bambina non ha mai visto il sole, non è mai stata al parco, non ha potuto vivere quello che ogni bimba della sua età vivrebbe con la sua famiglia, motivo per cui la speranza di una pronta guarigione è legata anche al fatto di poterle far vivere il prima possibile una vita normale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero