Il Pd analizza la sconfitta e tra i dem cresce il fronte del «congresso subito». Anche il centrodestra, tramite Berlusconi, sottolinea la necessità di...
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Il Pd si interroga sul flop. Non si può rinviare ancora: l'assemblea di luglio deve convocare subito il congresso del Pd. È la linea che emerge in ambienti di Area Dem, l'area Pd che fa capo a Dario Franceschini e Piero Fassino.
Il segretario Pd Maurizio Martina risponde e frena, parlando a Circo Massimo: «Sono d'accordo sul ripensamento complessivo, abbiamo tanto da cambiare nei linguaggi e nelle idee ma non sono d'accordo sul superamento del Pd. Credo nella ricostruzione di un campo progressista, democratico di centrosinistra con un Partito democratico rinnovato al centro». Sergio Chiamparino: «Il Pd deve trovare un'identità politico-programmatica, condizione per ripensare al sistema delle alleanze».
«Dopo le allarmanti difficoltà che abbiamo attraversato e confermate da un grande numero di ballottaggi persi nelle città italiane, non bastano semplici aggiustamenti. Tantomeno bastano povere analisi di circostanza. Un ciclo storico si è chiuso», scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. «Vanno ridefiniti un pensiero strategico, la nostra collocazione politica, le forme del partito e il suo rapporto con gli umori più profondi della società italiana, l'organizzazione della partecipazione e della rappresentanza nella democrazia. In questi anni non ci sono sfuggiti i dettagli ma il quadro di insieme. C'è un lavoro collettivo da realizzare. Deve partire subito e coinvolgere non solo il Pd. È il momento del coraggio - conclude Zingaretti - della verità e della responsabilità».
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Il Messaggero