«Verso le ore 12.45 in piazza XX settembre, davanti al Comune, due maschi si accarezzavano e si baciavano. Facciano che cosa vogliono a casa loro, ma perché fare...
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Le prime critiche sono arrivate a stretto giro, proprio su facebook. Tra i non pochi sostenitori, infatti, è presto comparso anche chi gli ha fatto notare che quello che lo ha tanto infastidito altro non è che «diritto di esistere». «Certo e infatti nessuno se li è filati, tanto meno io - è la replica del consigliere - quel che vogliono è attenzione e considerazione, però vadano ad amoreggiare e a scop... a casa loro o in albergo, a noi, cosa ce ne frega?».
Laurora sostiene di «non essere contro gli omosessuali» e che avrebbe «reagito allo stesso modo se avesse visto la stessa scena con un uomo e una donna». E ancora: «Qualcuno fa finta di non capire, qua non si tratta di omofobia, piuttosto di esibizionismo e mancanza di rispetto verso gli altri». «Ma allora perché - gli fanno notare in molti - sottolineare il sesso dei protagonisti?».
La consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini ha rilanciato: «Laurora non è omofobo? Allora sostenga il patrocinio del comune di Pisa per il Toscana Pride 2019 o inviti il sindaco (l'appena eletto Michele Conti, di centrodestra, ndr) a riconoscere le figlie e i figli delle famiglie arcobaleno, quelle che per il suo collega leghista e ministro Fontana, per intenderci, non esistono». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero