Una iniezione e la morte che arriva proprio nel giorno in cui l'avvocato Marco Valerio Corini, aveva deciso di incontrare il notaio per parlare di quel testamento che aveva...
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Impossibile, dicono i legali della donna, medico anestesista all'ospedale di Pisa. «Marzia è una persona prostrata da tensione emotiva e affettiva, abbattuta da accuse laceranti, certamente respinte. È stata lei ad accudire fino all'ultimo il fratello, lo amava, non avrebbe mai potuto ucciderlo», dice l'avvocato Alessandro Rappelli. Secondo l'avvocato, per il quale «l'accusa è infondata», proprio per questi aspetti affettivi, la donna è distrutta psicologicamente. Anche l'altro difensore, l'avvocato Enrico Marzaduri è convinto che la vicenda abbia «consistenti margini difensivi. Il colloquio avuto con la signora mi ha presentato una donna fortemente provata perchè nei suoi confronti è stata fatta un'accusa, la peggiore, che si può muovere a una sorella per la morte di un fratello, per di più per un vantaggio economico».
È questo il centro di tutto: il testamento milionario, circa cinque milioni, dell'avvocato Marco Valerio Corini, amico e legale di Gianluigi Buffon, e che aveva difeso anche i vertici della polizia per le violenze al G8 di Genova del 2001. Il legale ne avrebbe redatto uno che non sarebbe stato vantaggioso per la sorella, dice l'accusa, e avrebbe favorito la giovane fidanzata dell'avvocato, una ragazza delle Seychelles di 23 anni, che ora accusa: «Quel testamento è sparito». In quello nuovo alla sorella va un milione, altre 200 mila euro sono per l'avvocato Giuliana Feliciani, indagata per falso e circonvenzione d'incapace, che con Corini aveva diviso anche lo studio per anni. Secondo l'accusa sarebbe stata lei, d'accordo con la sorella, a riscrivere il testamento e a farlo firmare a Marco Valerio Corini. «La mia assistita, appresa la notizia, si è chiusa in un silenzio che direi costruttivo: perchè sta raccogliendo i dati e le prove necessarie per parlare con i magistrati e fare chiarezza sulla vicenda. È assolutamente estranea agli addebiti», dice l'avvocato Valentina Antonini. Nel testamento ci sono altri destinatari che, al momento, sono risultati estranei alla vicenda, secondo i carabinieri della Spezia che hanno indagato sul caso. Il giudice intanto ha disposto il sequestro dei beni delle due donne. Lunedì ci saranno i primi interrogatori. Oggi in procura sono state ascoltate alcune persone vicine alla famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero