Nessun porto dove attraccare per la Aquarius dopo il 'nò delle autorità di Malta, della Spagna e dell'Italia, che, per voce del ministro Toninelli, sollecita...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE ----> Salvini: «Mai in Italia»
Stesso stop da Malta, che ha riferito di aver salvato oggi già 114 migranti su un gommone. Con la Aquarius in standby a circa 30 miglia nautiche dalle coste europee, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha ribadito: «Proprietà tedesca, noleggiata da Ong francese, equipaggio straniero, in acque maltesi, battente bandiera di Gibilterra. La Aquarius può andare dove vuole, non in Italia». A proporre una soluzione alternativa è il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, per il quale «la nave è ora in acque maltesi e batte bandiera Gibilterra. A questo punto il Regno Unito si assuma le sue responsabilità per la salvaguardia dei naufraghi». Ma i coordinatori dell'imbarcazione spiegano: «Lo Stato di bandiera della nave non è responsabile del coordinamento di operazioni di soccorso. Per ora restiamo in acque internazionali, equidistanti tra Italia e Malta».
E il sindaco di Napoli Luigi De Magistris sfida i due ministri e chiede all'imbarcazione della ong di attraccare nel porto di Napoli: «qualora non li facessero sbarcare - dice -, saremmo noi stessi ad andarli a prendere in mezzo al mare». Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, offre la disponibilità della città e delle sue strutture ad accogliere coloro che sono a bordo della nave. Pure la Spagna si sfila. Il governo di Sanchez ha inoltre deciso di portare avanti l'appello che l'esecutivo dell'ex premier Rajoy aveva presentato davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo contro la condanna di Strasburgo per l'espulsione di due immigrati alla frontiera nel 2014. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero