Torino, blitz dei Nas nel ristorante dello chef Cannavacciuolo: due denunce e una multa di 1.500 euro

Torino, blitz dei Nas nel ristorante dello chef Cannavacciuolo: due denunce e una multa di 1.500 euro
Si sono conclusi con due denunce e una multa di 1.500 euro i controlli di Asl e carabinieri del Nas nel Bistrot Torino dello chef Antonino Cannavacciuolo. Sui menù mancava...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si sono conclusi con due denunce e una multa di 1.500 euro i controlli di Asl e carabinieri del Nas nel Bistrot Torino dello chef Antonino Cannavacciuolo. Sui menù mancava l'indicazione degli alimenti congelati, che i militari dell'Arma hanno trovato all'interno di un congelatore. Ad essere denunciati sono stati il direttore del locale, aperto da pochi mesi, Giuseppe Savoia, e la moglie del famoso giudice di Masterchef, Cinzia Primatesta, responsabile della società a cui è legata la catena di ristoranti.


«Mancava un asterisco. Quel cibo in frigo era per noi. Con storie come questa vien voglia di andarsene», afferma lo chef Cannavacciuolo al quotidiano La Stampa. I controlli hanno rilevato anche materie prime non tracciate. «Non sono state riscritte le schede dei singoli fornitori sui registri del ristorante. Evidentemente negli ultimi tre giorni nessuno aveva avuto ancora il tempo», si giustifica Cannavacciuolo.

Dalle parole dello chef trapela un pizzico di amarezza. «Va bene che ci siano delle regole, ma applicarle in questo modo è assurdo. Nei nostri ristoranti sono sempre state trovate cucine perfette e dipendenti in regola - conclude -. Storie come questa fan venire voglia di andarsene.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero