«Diceva che l'acqua stava salendo sempre di più e che non c'era nessuno ad aiutarlo. Vedeva arrivare la morte». Maria Stella racconta così...
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Non ha potuto nemmeno aprire la portiera e i finestrini. Così ha telefonato a casa. Il padre ha dato l'allarme al 115, poi è salito in auto e si è diretto a Feletto. Quando è arrivato, i sommozzatori dei vigili del fuoco stavano recuperando il corpo ormai senza vita del suo unico figlio. Tre ragazzi della zona, che stavano rientrando a casa, hanno notato l'auto sommersa dall'acqua e hanno tentato di avvicinarsi ma, a causa della corrente e del fango, sono stati costretti a desistere. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo. Per il momento non ci sono né indagati né ipotesi di reato. Gli accertamenti dei carabinieri di Rivarolo serviranno almeno a capire, in prima battuta, se quanto accaduto poteva essere in qualche modo evitato.
Quel sottopasso, realizzato da Gtt nel 2000 per eliminare uno dei tanti passaggi a livello della ferrovia Canavesana, è solito allagarsi ad ogni temporale molto intenso. «Le pompe idrauliche - dice il sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno - hanno regolarmente funzionato. Ma a causa dell'enorme massa d'acqua non sono bastate». Non c'erano però segnalazioni dell'allagamento: il sottopasso, infatti, non è dotato di alcun sistema per avvisare gli automobilisti del pericolo. Il maltempo nel Nord-Ovest, dove la scorsa notte si è abbattuta una violenta tempesta di pioggia e vento, ha fatto un'altra vittima. Sul Cervino, in Valle d'Aosta, una alpinista ucraina, Iryna Davydova, 49 anni, è morta dopo essere stata colpita da un fulmine durante un forte temporale. Insieme a lei c'erano il marito e un'altra coppia di connazionali, portati in ospedale in preda a una lieve ipotermia ma nel complesso in condizioni non preoccupanti.
Gravi i danni all'agricoltura: il masi in fioritura è stato raso al suolo - denuncia la Coldiretti - diverse aziende agricole sono state invase dal'acqua.
Il Messaggero