Il conducente di un filobus dell'Azienda napoletana mobilità (Anm), quarantenne, è stato aggredito prima verbalmente, poi con degli sputi al volto attraverso il finestrino...
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L'autista del filobus in servizio sulla linea 254 è stato costretto a fermare la marcia del filobus a causa delle auto in sosta selvaggia. A questo punto si è avvicinato il 45enne, appena uscito da un bar, il quale ha iniziato a colpire la porta facendo segno di voler salire fuori fermata. L'uomo, visto il diniego da parte del conducente, si è avvicinato al finestrino lato guida e ha iniziato ad aggredirlo prima verbalmente e poi con uno sputo al volto. All'episodio hanno assistito due vigili di pattuglia in piazza i quali hanno fermato e portato via l'uomo con l'auto di servizio. Il conducente è stato accompagnato in ospedale: i medici del pronto soccorso gli hanno diagnosticato una forte crisi di ansia con prognosi di 7 giorni. «Lavoriamo sotto tensione - ha spiegato l'autista - devono proteggerci con cabine blindate».
«I tagli alle corse, le lunghe attese alle fermate dei bus, la pessima viabilità urbana e le scarse condizioni di comfort sui mezzi stanno provocando esasperazione tra l'utenza e forte stress tra i conducenti», denuncia Adolfo Vallini, coordinatore dell'Usb. «L'azienda dovrebbe tutelare i propri lavoratori attraverso adeguati sistemi di prevenzione e sicurezza, attualmente sono insufficienti», conclude Vallini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero