#bracioleallariscossa: "La prima giornata della carne italiana" contro gli allarmismi su un alimento fondamentale per la salute

#bracioleallariscossa. E’ questo l’hashtag utilizzato dalla Coldiretti per invitare allevatori e consumatori alla “ Giornata nazionale della carne...

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#bracioleallariscossa. E’ questo l’hashtag utilizzato dalla Coldiretti per invitare allevatori e consumatori alla “ Giornata nazionale della carne italiana”. Per la prima volta, infatti, giovedì 5 maggio scendono in piazza le ragioni del 90% degli italiani che consumano carne nonostante gli allarmismi infondati, le provocazioni e le campagne diffamatorie su un alimento determinante per la salute che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea, alla quale apporta l’indispensabile contributo proteico. Dopo le recenti polemiche tra i vegani e i sostenitori della bistecca sulla necessità di consumare in tavola alimenti di tipo animale, parte dall’associazione che protegge gli allevatori italiani, un’operazione verità sulla carne italiana ed i suoi primati qualitativi e di sostenibilità ambientale ma anche un’occasione per aiutare con equilibrio e buonsenso a fare scelte di acquisto consapevoli e non cadere in pericolose mode estreme.


L’evento si svolgerà al centro congressi del Lingotto di Torino, ma virtualmente abbraccerà tutte le regioni italiane, Lazio compreso. Alla prima giornata nazionale della carne italiana parteciperanno anche cuochi, nutrizionisti e gourmet che daranno prova dell’assoluta necessità di mangiare filetto, costolette o braciole per soddisfare le esigenze proteiche del nostro corpo. Durante la giornata la Coldiretti presenterà anche un dossier sulla diversità della carne italiana e sul rischio della scomparsa degli allevamenti con gli effetti per l’economia, il lavoro e l’ambiente ma anche sul pesante impatto dell’allarmismo sui consumi e sull’atteggiamento degli italiani rispetto alla carne.  

«La decisione dell'Oms di inserire le carni lavorate e le carni rosse nella lista delle sostanze cancerogene non può essere valutata senza considerare attentamente il contesto italiano – spiega David Granieri, Presidente di Coldiretti Roma - Determinanti sono la quantità dei consumi e la qualità delle materie prime, di altissimo livello nel nostro Paese poiché ottenute nel rispetto di severe regole di produzione che ci assicurano il primato a livello europeo per numero di prodotti a base di carne “Doc”. Inoltre gli italiani, nel rispetto della dieta mediterranea, consumano carne rossa mediamente 2 volte a settimana, il 54% in meno rispetto, ad esempio, agli americani. Tutti fattori che, ai fini di una corretta informazione, devono essere evidenziati per evitare inutili allarmismi che rischiano di colpire un settore cruciale per l’agroalimentare. Per garantire la salute dei cittadini è fondamentale l’obbligo di etichettatura d’origine per tutti gli alimenti».


Tra l’altro per aiutare a fare la spesa e dispensare consigli su una corretta alimentazione, nasce la nuova figura del Tutor della carne che sarà operativo in tutte le regioni per aiutare a conoscerla, scegliere i pezzi piu’ adatti in cucina, valorizzare le parti low cost e consigliare su dove fare acquisti di qualità direttamente dagli allevatori. Un debutto realizzato con la prima lezione all’aperto su come scegliere i tagli migliori per le diverse ricette risparmiando senza rinunciare alla qualità con i piatti cucinati dal vivo dagli agrichef. Con l’arrivo della stagione dei barbecue un ampio spazio sarà dedicato ai trucchi per realizzare la grigliata perfetta che sarà preparata sul posto con ogni tipo di carne, dal bovino al maiale, dal pollo al coniglio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero