«Alberto Stasi, lettera dal carcere: «Io come Tortora vittima di un processo mediatico»

Alberto Stasi
MILANO - Alberto Stasi scrive dal carcere. "Io come Tortora, sono vittima di un processo mediatico". E' la lettera-memoriale dal penitenziario di Bollate, dove ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO - Alberto Stasi scrive dal carcere. "Io come Tortora, sono vittima di un processo mediatico". E' la lettera-memoriale dal penitenziario di Bollate, dove ha iniziato a scontare la pena definitiva di 16 anni per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. La lettera, sei facciate di fogli protocollo, è stata inviata al Quotidiano Nazionale lo scorso 14 dicembre. Il 32enne Alberto si definisce un "prigioniero": "Mi sembra che in casi come il mio si voglia a tutti i costi consegnare un colpevole all'opinione pubblica - scrive -, senza però preoccuparsi se colui che viene indicato come tale sia effettivamente il colpevole e non una vittima di errate decisioni e aspettative".


E ancora. "I fatti e le carte hanno sempre provato la mia innocenza e le nuove perizie fatte l'anno scorso avevano rafforzato questa verità - prosegue -. Questo era il processo; io ho sempre saputo di essere innocente. Non nascondo di avere temuto l'assurdo epilogo che oggi sto vivendo, visto l'incomprensibile iter processuale che ho dovuto vivere". "In situazioni come queste, le persone vengono esibite come trofei alzati al cielo dopo una vittoria. È sempre stato così e sempre sarà, da Sacco e Vanzetti a Tortora".
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero