NEW YORK – I seggi non avevano ancora aperto nella terraferma, che in un’isola americana all’altro capo del mondo già gli elettori avevano finito di...
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Va chiarito che il voto nell’isola nell’Oceano Pacifico non vale al fine della conta negli Stati Uniti. Il protettorato vota solo per dare “la propria opinione”, come spiega il direttore della stazione radiofonica Kprg: “Il nostro voto non vale se non come predizione di quel che succederà a casa”.
L’isola che si trova a 16 mila chilometri dagli Stati Uniti, è un “territorio” e non uno Stato vero e proprio (come le Hawaii per esempio). Per questo non può partecipare direttamente alle elezioni. I sondaggi della vigilia davano Hillary Clinton in vantaggio, ma nessuno si aspettava che ottenesse tanti voti: oltre 18 mila contro i 6 mila di Trump. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero