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ROMA Sottosegretario alla Cultura, «pro sindaco» di Urbino e assessore alla Bellezza del Comune di Viterbo. E, da ieri, anche nuovo primo cittadino di Arpino. Vittorio Sgarbi aggiunge un altro incarico alla sua (già piuttosto affollata) agenda: da ieri è lui il nuovo sindaco del piccolo Comune (6.700 abitanti circa) in provincia di Frosinone, famoso per aver dato i natali a Cicerone e al condottiero romano Gaio Mario. «Da molto tempo aveva detto Sgarbi candidandosi a guidare la cittadina non vedevo una comunità così animata e vorrei farne parte, in un'interminabile primavera».
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Ma quella di sindaco potrebbe non essere l'unica nuova fascia incassata a questa tornata di amministrative dal poliedrico critico d'arte. Perché Sgarbi, che stavolta il centrodestra ha preferito non ricandidare per un secondo mandato da sindaco a Sutri (nel viterbese), correva anche da consigliere comunale a Latina: capolista della lista civica che porta il nome della candidata sindaca di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, Matilde Celentano. E visto che in questo caso a decidere gli eletti sono le preferenze, ci sono ottime possibilità che la popolarità del personaggio possa aver giocato a suo favore. Chi lo critica per i troppi incarichi e chi un po' lo ammira, un po' (forse) lo invidia. Lui ci scherza su: «La mia agenda? È un disastro, una continua sovrapposizione di telefonate e incontri...». E dire che almeno alla carica di consigliere regionale in Lombardia, incassata lo scorso febbraio con un boom di preferenze, alla fine ha dovuto rinunciare. Suo malgrado, si capisce.Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero