«Il memorandum con la Cina si firma, è un accordo quadro non vincolante, non è un accordo internazionale», ha annunciato Giuseppe Conte alla fine del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Dei 13 paesi che hanno sottoscritto il memorandum con la Cina l'Italia è l'unico che richiama diffusamente principi e regole europee», sottolinea Conte. «Per quanto riguarda la partita del G5 è una partita che stiamo seguendo e stiamo valutando tutte le contromisure. Vale per i cinesi e per tutti gli operatori che gestiscono il traffico dei dati. Sono questioni molto sensibili per gli interessi nazionali e imporremo tutte le cautele per tutti gli operatori. Sono asset strategici».
Prosegue Conte: «La dichiarazione dell'Ue» sulla Via della seta «era molto serena, tranquilla. L'Italia è l'unico Paese a richiamare diffusamente e puntualmente nel memorandum principi e regole europee. Ha una forza propulsiva per quanto riguarda gli standard europei. E dà un contributo a tutta l'Ue affinché questa infrastruttura molto importante sia assolutamente compatibile e adeguata agli standard europei».
Esulta Di Maio: «Oggi vince il Made in Italy, con la Belt and Road Initiative l'Italia ha deciso di essere più sovrana. Non è un'intesa politica con la Cina ma un'opportunità commerciale, gli Usa restano infatti il nostro principale alleato e la Nato la nostra casa naturale». «Questo è uno scatto in avanti dell'Italia, un cambio di passo verso il futuro». «Sulle telecomunicazioni saremo vigili», aggiunge.
«È fondamentale aiutare le aziende italiane a crescere ed esportare all'estero, per raggiungere i numeri di Francia e Germania, e per questo ringraziamo per il grande lavoro fatto Conte, Di Maio e Geraci. Ovviamente la sicurezza nazionale viene prima di tutto e quindi su alcuni settori strategici per noi e per gli alleati (telecomunicazioni, energia, porti e infrastrutture) stiamo facendo tutte le verifiche e le valutazioni necessarie: prima viene la sicurezza degli Italiani, poi l'interesse economico», dicono fonti della Lega.
«La Via della Seta si firmerà. È un memorandum che permetterà alle nostre imprese di esportare più Made in Italy nel mondo e quindi anche in Cina. E questa è una buona occasione per la nostra economia e le nostre aziende». Così il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti fuori Palazzo Chigi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero