Oggi la prima esibizione pubblica dell’alleanza nazionale rosso-giallo e demo-grillina. Il set e quello del voto in Umbria e per la prima volta sul palco insieme Di Maio e...
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Omicidio a Roma, scontro sulla sicurezza. Salvini: «Colpa dei tagli». Ira di Conte: «Miserabile»
Umbria, pace elettorale Conte-Di Maio: asse contro Salvini
Il primo motivo è la sfida tra Vincenzo Bianconi (Pd-5S-Leu) e la candidata del centrodestra, la leghista Donatella Tesei. Quale delle due coalizioni regionali ma appunto nazionali prevarrà? A sinistra non c’è molto ottimismo sull’esito della gara.
Secondo motivo d’interesse. Salvini che è il più impegnato nella contesa riprenderà lo slancio perduto dopo l’harakiri dell’8 agosto che ha portato alla fine del governo Lega-M5S?
Terzo punto. Gli oltre 700 mila umbri, per la prima volta, si troveranno una scheda con i simboli di Pd e M5S affiancati e alleati. Le regionali umbre serviranno per capire se l'anomalo patto tra Pd e Cinque Stelle può essere trasferito strutturalmente anche a livello locale.
E poi il quarto punto che è simbolico. L'Umbria - come si legge in un rapporto dell’Istituto Cattaneo molto preciso e puntuale - è ancora considerata una Regione "rossa". In realtà già nelle politiche del 2018 il M5S aveva sorpassato il Pd, diventando la prima forza politica. Poi, alle europee di quest'anno, la Lega ha ottenuto il 38 per cento, diventando primo partito. Proprio il centrodestra governa ormai il 62 per cento dei Comuni umbri. E così, se il fronte di Salvini dovesse affermarsi a livello regionale, sarebbe la prima volta che nel cuore ex rosso d’Italia arriverebbe un governatore targato Lega.
Poi, l’attenzione si sposterà nei prossimi mesi, già da gennaio, sulle elezioni in Emilia Romagna e in Toscana. Il Carroccio pensa di poter sfondare anche lì. Zingaretti, Di Maio e Franceschini (Renzi non si sa) stanno preparando la resistenza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero