Doveva essere il lancio, l’esordio e la prima vittoria territoriale rosso-gialla per affermare il connubio Pd-M5S a livello nazionale. E va a vedere che non solo di fusione...
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Se qualcuno vuol dare altre valenze al voto è per ragioni strumentali e destabilizzanti”.
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Test locale e non nazionale dicono anche Conte e Di Maio. Peccato che tutti loro e Franceschini stesso fino a pochi giorni fa parlavano diversamente, proprio come un tweet del ministro della cultura e capo delegazione dem nell’attuale governo: “L’accordo in Umbria tra Pd e 5 stelle è un altro passo verso la creazione di un campo riformista in grado di battere la destra e di cambiare l’Italia”. C’era entusiasmo, ma adesso è subentrata - sulle sorti della fusione elettorale grillo-dem - la pre-depressione.
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Il Messaggero