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Non solo l'ostentata arroganza di sempre, ma ora anche una lettera dai toni intimidatori. Proprio prima del reiterare i tentativi di dialogo. Una delle ultime pagine dei rapporti tra la Russia e Italia in un momento così delicato come quello attuale, l'ha scritta di "suo" pugno il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov, firmando una lettera consegnata mercoledì dall’ambasciatore russo ai parlamentari della Penisola.
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Lavrov minaccia i parlamentari italiani
Una missiva minacciosa inidirizzata da uno degli uomini fidati di Vladimir Putin a Gianluca Rizzo, presidente della commissione Difesa in quota cinquestelle, e a Piero Fassino, che in quota Pd guida quella Esteri. Il testo, che termina con un paradossale «cordialmente», è nient'altro che un delirante discorso tenuto dal ministro degli Esteri russo sulla guerra in Ucraina. Un attacco frontale in cui, alla vigilia di un nuovo tentativo di mediazione (e mentre le bombe continuano a devastare il Paese invaso), Lavrov non usa mezze misure per annunciare la reazione del Cremlino nei confronti dei molti paesi della Ue che hanno deciso di sostenere il popolo e l'esercito ucraino, anche con l'invio di armi.
La lettera
Due pagine con i calce una data non casuale: il primo marzo.
LE REAZIONI
Inevitabile quindi, la dura reazione italiana a queste parole. In primis con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: «La modalità con cui è stata trasmessa al Parlamento italiano e alle altre istituzioni degli altri Paesi dà il senso dell’arroganza del regime russo. Credo che veramente siamo in presenza di una situazione che anche da questo punto di vista rischia di essere esplosiva nella capacità di controllarla. Non solo è lecito ma è doveroso l’aiuto che stiamo dando, il Parlamento ha deciso unanimemente di fornire aiuti all’Ucraina». Non solo. Sdegno per le parole di Lavrov è arrivato da praticamente tutte le forze politiche. «Non è altro che un messaggio minatorio rivolto ai deputati del Parlamento italiano - ha attaccato ad esempio Gregorio Fontana, componente della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati per Forza Italia - Anche questo episodio evidenzia il livello di scontro scatenato da Putin e deve indurci a proseguire senza esitazioni nell'azione avviata dal Governo Draghi d'intesa con gli altri Paesi dell'Ue e della Nato in difesa dell'Ucraina e dei principi di libertà e del diritto internazionale».
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Il Messaggero