Tav, parte la procedura prevista per gli appalti. Per Telt nulla cambia

Giuseppe Conte
Alla fine l’avvocato-premier, esperto in arbitrati, è riuscito a trovare il cavillo che mette politicamente d’accordo tutti, o quasi, senza venire meno agli...

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Alla fine l’avvocato-premier, esperto in arbitrati, è riuscito a trovare il cavillo che mette politicamente d’accordo tutti, o quasi, senza venire meno agli impegni sottoscritti dall’Italia. Infatti ciò che Telt, la società Italo francese incaricata di realizzare la Tav, farà lunedì è esattamente la stessa cosa che avrebbe fatto anche prima della lettera inviata da Palazzo Chigi.  Ovvero partono le “manifestazione di interesse” esattamente come previsto e necessarie per non perdere i 300 milioni di finanziamenti europei. 


Nella legislazione francese, alla quale è sottoposta Telt, è infatti previsto proprio questo. Prima degli appalti veri e propri, le società sono chiamate a presentare la loro disponibilità concrete a realizzare le opere previste da Telt e la pubblica amministrazione francese conserva il diritto per sei mesi di revocare la richiesta.

Nulla di più di quanto era già previsto, quindi, ed infatti Telt scrive nella lettera di risposta, che per bloccare tutto occorre ben altro. Ovvero una legge o un nuovo trattato Italo-francese. Nulla di tutto ciò è però avvenuto.
Anche gli appalti procedono quindi secondo lo schema. Ciò che la lettera di Conte ribadisce sono le perplessità del governo italiano. Nulla di più di quanto già non si sapesse. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero