Tav, analisi costi-benefici negativa. Ma Toninelli smentisce Bloomberg

La Torino-Lione non s'ha da fare. E questa volta non è soltanto una opinione politica. Secondo l'agenzia Bloomberg, che cita fonti vicine al dossier, a stabilire...

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La Torino-Lione non s'ha da fare. E questa volta non è soltanto una opinione politica. Secondo l'agenzia Bloomberg, che cita fonti vicine al dossier, a stabilire che la discussa opera non è economicamente sostenibile sarebbe l'analisi costi-benefici. Una «grossa vittoria per il movimento 5 Stelle» da sempre contraria alla linea ferroviaria, ricorda l'agenzia, precisando però che la decisione definitiva è attesa più avanti, dopo la valutazione dei costi amministrativi dello stop. La smentita del ministro Toninelli, secondo cui l'analisi non è stata completata, e l'invito alla prudenza dello stesso Mario Virano, direttore della società incaricata di realizzare l'opera, non bastano a placare le polemiche.


«Basta con questa insopportabile manfrina - è la presa di posizione del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino - la mano destra dice una cosa sulla Tav, un minuto dopo la mano sinistra la smentisce. Ora la Commissione, nata in modo non trasparente, sia trasparente e renda noti i risultati. Il governo per una volta sia responsabile e decida politicamente sul futuro della Tav». Perché, sostiene ancora il governatore piemontese, «questa pantomima del sì però, come dice Salvini, o del no però, come dice Di Maio, crea incertezza sul futuro di territori che hanno invece bisogno di certezze per crescere ed è quindi estremamente dannosa». Tra le opzioni, in caso di stop, resta quella del referendum.

«Aspettiamo una decisione definitiva. Se sarà no, chiederò al Consiglio regionale di fare una legge per indire un referendum consultivo - ribadisce Chiamparino - in modo che i cittadini si pronuncino. Chiederò al Piemonte di ribellarsi contro questo governo che vuole metterci nell'angolo». Il fronte del sì, insomma, è pronto a dare battaglia. «La fuga di notizie sull'esito dell'analisi conferma l'inattendibilità della Commissione incaricata di valutare costi e benefici della Torino-Lione», sostiene Mino Giachino. Il promotore della manifestazione dello scorso 10 novembre, e della petizione a favore dell'opera che ha raccolto oltre 106mila adesioni, agita di nuovo lo spettro della piazza. «Siamo già scesi in piazza una volta, siamo pronti a farlo trenta volte», dice invocando le dimissioni di Toninelli «se non è in grado di garantire l'imparzialità dell'analisi costi-benefici».


Il commissario di governo per la Torino-Lione, Paolo Foietta, terrà domani una conferenza stampa, probabilmente l'ultima dato che il suo incarico è in scadenza e il governo non pare intenzionato a chiederne il rinnovo, mentre da centrodestra e da centrosinistra si moltiplicano gli appelli a favore dell'opera. Per il coordinatore di +Europa, Benedetto Della Vedova, il blocco della Tav «sarebbe un tributo alla ideologia della chiusura della maggioranza gialloverde». I parlamentari Pd Davide Gariglio e Silvia Fregolent puntano il dito contro l'inattendibilità dell'analisi. E si chiedono se «come per la stesura del bilancio il governo sia aspettando indicazioni dall'Europa».
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Il Messaggero