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Sondaggi politici ed elezioni politiche 2022 - Calenda può correre da solo formando un polo centrista e arrivare al 15%. Lo sostiene Fabrizio Masia. «Il centrodestra negli ultimi giorni ha dimostrato una forte compattezza dopo il vertice di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Noi con l'Italia, si sono messi d'accordo sulla distribuzione dei seggi, sui temi programmatici e si presenteranno compatti alle elezioni. Il punto cruciale è, a mio avviso, il posizionamento di Calenda, considerato il quadro a sinistra è molto magmatico». È l'analisi che Fabrizio Masia, direttore dell'istituto demoscopico Emg, fa all'Adnkronos sulle elezioni politiche in programma tra meno di due mesi.
«Fossi Calenda - dice - andrei a costruire un progetto politico centrista, cercherei di fare una coalizione o una lista unica che va al centro, Calenda più Renzi più Toti, che conquisterebbe uno spazio al centro enorme e potrebbe fare un risultato tra il 10 e il 15 % con un progetto politico credibile, serio, anche perchè Toti con 'Italia al Centrò vale 1,5%, Renzi peraltro in passato ha già collaborato in passato con Calenda, che era suo ministro, in più si è dichiarato disponibile a fare da mediano. Calenda sarebbe in qualche modo il premier di quella lista/coalizione centrista». «Io la vedo così: o la logica è Pd più centro con un premier centrista oppure un Calenda che insieme a Renzi e Tori fornisce un progetto credibile che può fare un grande risultato. La Meloni, invece, ha dimostrato in tutti questi anni coerenza e credibilità: non ha mai spostato l'asse dalla sue posizioni nella logica della coalizione e questo si sta vedendo non solo ad esempio nei risultati elettorali delle ultime amministrative, dove Fratelli d'Italia ovunque è stata superiore alla Lega, ma anche nei sondaggi che oggi la proiettano attorno al 25%, dato enorme considerando che alle europee di 3 anni fa fece il 6,5%. Questo per la sua coerenza, la sua credibilità e il fatto di essere arrivata comunicativamente sempre molto lucida e diretta all'elettorato rispetto sia a denunciare le cose che secondo lei non funzionavano ma anche nel fare delle proposte e poi perché è stata brava anche in questi ultimi anni, mesi a interloquire con tanti pezzi della società civile, allargando il suo raggio d'azione verso un elettorato più moderato».
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Il Messaggero