Senato, la maggioranza giallo-verde si regge su soli tre voti di scarto

Senato, la maggioranza giallo-verde si regge su soli tre voti di scarto
Al Senato la maggioranza gialloverde può contare su soli 164 senatori, appena tre in più della maggioranza di 161 (compresi i senatori a vita) 58 per la lega e 106...

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Al Senato la maggioranza gialloverde può contare su soli 164 senatori, appena tre in più della maggioranza di 161 (compresi i senatori a vita) 58 per la lega e 106 per il M5S. Sia i 5Stelle che i leghisti ostentano sicurezza nonostante l'addio della senatrice Paola Nugnes che è passata al gruppo Misto. La Nugnes, ma anche altri senatori pentastellati, già in passato hanno votato contro il governo.


Il Movimento dovrebbe recuperare un eletto in Sicilia. Qui i pentastellati avevano ottenuto talmente tanti voti da maturare il diritto a un numero di eletti superiore ai candidati. Mercoledì la Giunta per le elezioni di palazzo Madama dovrebbe risolvere l'enigma: il seggio siculo sarebbe assegnato a un candidato sempre di M5s non eletto di un altra regione (l'Umbria). I seggi dei pentastellati dovrebbero risalire a quota 107.

Tuttavia la maggioranza (che finora si è retta anche sul voto di due senatori ex M5s espulsi per il caso dei mancati rimborsi: Maurizio Bucarella e Carlo Martelli, finiti nel Misto) potrebbe ridursi ulteriormente se dovesse concludersi con una espulsione la procedura disciplinare aperta nei confronti della senatrice Elena Fattori da tempo in dissenso.

Giovedì ci sarà un primo test sulla tenuta della maggioranza a palazzo Madama giovedì per il probabile voto di fiducia sul decreto crescita che scade il 29 giugno.
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Il Messaggero