Scissione Pd, la svolta di Renzi e i paragoni storici

Matteo Renzi
Impiastrante la scissione di Renzi dal Pd, ma non guasterebbe un po’ di misura da parte di chi sui social e sui giornali la commenta. C’è chi - molti - propone...

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Impiastrante la scissione di Renzi dal Pd, ma non guasterebbe un po’ di misura da parte di chi sui social e sui giornali la commenta. C’è chi - molti - propone il paragone con la scissione del PSI che diede vita al PCI a Livorno nel 1921. Oppure fiocca un altro parallelo: quello con la scissione di Palazzo Barberini da cui nacque il PSDI.


Il ministro Dario Franceschini si spinge oltre nel gioco della storia che è anche tragico però, come lui sottolinea: “Nel 21-22 il fascismo cresceva sempre più.Popolari, socialisti e liberali avevano la maggioranza in Parlamento,fecero nascere i governi Bonomi,Facta1,Facta2. La litigiosita' e le divisioni li resero deboli sino a farli cadere facendo trionfare Mussolini. La storia dovrebbe insegnare”.

Insegnate anche a non fidarsi troppo dei paragoni storici. O dei paroloni. Ecco quelli si Matteo Orfini, contrario alla scissione renziana dalla chiesa dem: Pd: “Extra ecclesiam nulla salus”. Altri, a proposito di latinorum e di Matteo addirittura si innalzano a Plutarco: “Nella Vita di Cesare, Plutarco gli attribuisce la frase "malo hic esse primus quam Romae secundus", che suona più o meno come "preferisco essere primo qui [in un piccolo villaggio] che secondo a Roma". Renzi sarebbe come Cesare. E vabbè. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero