Salone, Salvini: «Siamo alla censura, al rogo dei libri». Chiamparino: «Non è vero»

Continua la polemica legata al Salone del libro. «Siamo nel 2019 alla censura dei libri in base alle idee, al rogo dei libri che non ha mai portato fortuna in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Continua la polemica legata al Salone del libro. «Siamo nel 2019 alla censura dei libri in base alle idee, al rogo dei libri che non ha mai portato fortuna in passato». Così Matteo Salvini durante un comizio a Pesaro, in cui ha criticato «la minoranza di sinistra che si arroga il diritto di decidere chi può fare musica, chi può fare teatro, chi può pubblicare libri. Alle idee si risponde con altre idee, non con la censura. Alla faccia dei compagni e dei democratici, che decidono chi può andare al Salone del Libro e chi non ha diritto ad andarci».


«Nessuna censura né tantomeno rogo dei libri, come evoca Matteo Salvini». Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, replica così al leader della Lega. «Forse il ministro dell'interno avrebbe preferito stare con il fascista editore della sua intervista e avrebbe lasciato fuori la vittima di Auschwitz - aggiunge -. Però il ministro dell'Interno di un governo serio dovrebbe innanzitutto far rispettare le leggi Scelba e Mancino che applicano la Costituzione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero