Salone, Salvini: «Siamo alla censura, al rogo dei libri». Chiamparino: «Non è vero»

Salone, Salvini: «Siamo alla censura, al rogo dei libri»
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Giovedì 9 Maggio 2019, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 15:20

Continua la polemica legata al Salone del libro. «Siamo nel 2019 alla censura dei libri in base alle idee, al rogo dei libri che non ha mai portato fortuna in passato». Così Matteo Salvini durante un comizio a Pesaro, in cui ha criticato «la minoranza di sinistra che si arroga il diritto di decidere chi può fare musica, chi può fare teatro, chi può pubblicare libri. Alle idee si risponde con altre idee, non con la censura. Alla faccia dei compagni e dei democratici, che decidono chi può andare al Salone del Libro e chi non ha diritto ad andarci».

«Nessuna censura né tantomeno rogo dei libri, come evoca Matteo Salvini». Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, replica così al leader della Lega. «Forse il ministro dell'interno avrebbe preferito stare con il fascista editore della sua intervista e avrebbe lasciato fuori la vittima di Auschwitz - aggiunge -. Però il ministro dell'Interno di un governo serio dovrebbe innanzitutto far rispettare le leggi Scelba e Mancino che applicano la Costituzione».

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