Bagno di folla per il vicepremier Matteo Salvini in visita ad Afragola dove c'è stato anche chi gli ha baciato la mano. «L'accoglienza che ho ricevuto oggi ad...
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Dalla folla è anche arrivata l'esortazione: «Non farci più pagare la scorta di Saviano". Sullo scrittore Salvini aveva anche detto: «Non me ne può fregare di meno di cosa dice Saviano, a cui auguro di fare fortuna con le parole ma il ministro lavora con i fatti. Il tempo che il buon Dio ci concede è cosi prezioso che non perdo tempo a risponde ai personaggi per i quali sbagli se vai, sbagli se non vai, se hai la giacca della Polizia o una maglia arancione», ha aggiunto Salvini.
«Oggi è previsto l'arrivo ad Afragola del Ministro della Mala Vita per la sua solita e inutile passerella, magari in divisa - aveva detto Saviano - Salvini ad Afragola racconterà bugie e chi conosce la storia politica del sud Italia questo lo sa perfettamente. Chi non la conosce, e si fa imbambolare dalla propaganda anti immigrati, sappia che il referente politico di Salvini ad Afragola è oggi Pina Castiello, incredibilmente Sottosegretario con delega al Sud; questo la dice lunga sulla sudditanza politica del M5S a Salvini e sulla totale inconsapevolezza di Di Maio e Fico che, almeno il loro territorio, dovrebbero conoscerlo...». Così in un post su Facebook lo scrittore che ha poi aggiunto «Pina Castiello ha avuto come padrini politici - scrive Saviano - Nicola Cosentino, poi Roberto Conte (condannato per associazione mafiosa, espulso dal centrosinistra e accolto nel centrodestra) ed è alleata dell'ex senatore Vincenzo Nespoli, più volte indagato dalla Procura napoletana, condannato in primo e secondo grado per bancarotta fraudolenta e per voto di scambio (su cui è intervenuta la prescrizione)». «Nespoli è uomo di Cosentino e di Cesaro, e Salvini, che vanta una lunga storia di odio e razzismo verso il Sud, ha raccolto le sue clientele politiche. Afragola è la prova lampante - scrive ancora - di come Salvini sia l'erede e, quel che è peggio, il garante della peggiore politica che ha regnato e spadroneggiato, insieme ai clan di camorra, al Sud negli ultimi decenni. Sarebbe questo l'impegno anticamorra del Ministro della Mala Vita?». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero